Yamaha TT 600 R: apertura del motore

BLOG a cura di Olivier

venerdì 7 settembre 2007

Analisi metallografica 2

Oggi sono tornato al Poli a fare ulteriori analisi. Ho rifatto delle misure di micro durezza da affiancare a quelle dell'altra volta, poi ho lucidato il provino e l'ho esaminato per bene alla ricerca di inclusioni, impurità del materiale e corrosione intergranulare.
Il nuovo diagramma del profilo di durezza parla da solo. Ogni punto è una misura (e ci vuole almeno un minuto a farla, tanto per dare un'idea del tempo), ho messo insieme i nuovi e i vecchi valori. È evidente che il primo valore stranamente basso dell'altra volta era un errore di misura. Le cementazioni appaiono molto simili, al limite si può dire che quella del TTR è un po più tosta (più dura e più profonda).
Dopo la lucidatura ho ispezionato il provino col microscopio ottico. Mi sono fatto un giro tra le maxi crepe che ci sono nel fianco danneggiato del dente, riconoscendo la tipica morfologia di questo tipo di danneggiamento, che ormai conosco fin troppo bene (sto scrivendo la tesi in questi giorni).
Ho cercato segni di ossidazione intergranulare. È un fenomeno che si verifica durante la cementazione, nel lasso di tempo in cui il pezzo esce dal forno e viene raffreddato in acqua. L'ossidazione di solito viene asportata tutta con la rettifica, ma a volte può rimanerne un po' e in quel caso funge da punto di innesco per le cricche a fatica. Niente, nessuna ossidazione.

Quello che mi sento di dire ora, con una discreta sicurezza è che gli ingranaggi del TTR sono altrettanto buoni di quelli dell'XT, almeno negli esemplari da me esaminati (i miei). Il fatto che si siano danneggiati prima purtroppo non è da ricercare nella qualità degli ingranaggi stessi ma in fattori esterni, quali errori di progettazione, sottodimensionamenti, errori di allineamento, carenza di lubrificazione, sovrasollecitazioni (per esempio dovute all'assenza di parastrappi alla ruota) ecc. Il purtroppo si riferisce al fatto che c'è una buona probabilità che tra altri 25'000 Km io possa cominciare a scrivere un nuovo blog...

Con questo ultimo post io credo di aver finito la mia piccola avventura di blogger. Vorrei ringraziare tutti gli amici che mi hanno letto assiduamente, e sopratutto quelli che hanno lasciato commenti. Ciao e alla prossima!
Olivier


mercoledì 5 settembre 2007

Analisi metallografica

Oggi sono riuscito finalmente ad andare a Milano a fare le analisi. Le ruote dentate analizzate sono quelle della 3° marcia montate sull'albero della frizione e sono state tolte dalla mia moto (TTR600 del '99) e dal l'XT di Wish (Forum XT600.it). Le ruote manifestano entrambe segni di danneggiamento per fatica da contatto (pitting), solo che la mia ha girato 26'000 Km e quella di wish molti di più (50-80'000).
Per isolare un dente su cui fare l'analisi ho fatto tre tagli: uno per il lungo circa in mezzo alla ruota, e due di fianco (tipo fetta di torta) per togliere il dente. Il dente è stato poi inglobato in un blocchetto di resina fenolica per poterlo maneggiare facilmente. Tutto questo si vede nella prima foto. Dopo l'inglobamento la superficie appena tagliata del dente è stata lucidata a macchina con varie carte abrasive. Successivamente ho attaccato il campione con una soluzione di Nital (acido nitrico e alcool) per evidenziare lo strato cementato (si vede anche nelle foto che è più lucido).
A questo punto ho usato il micro durometro per misurare i profili di durezza. La prova di durezza avviene premendo una punta conica con una determinata forza sulla superficie e studiando l'impronta lasciata. Più il materiale è duro, più piccola sarà l'impronta, e misurando quest'ultima si risale alla durezza. Tutto questo avviene in una scala molto piccola e si fa al microscopio: le impronte sono grandi una 20ina di micron e sono invisibili ad occhio. Ho fatto una sequenza di misure (cucitura, in gergo) partendo dal bordo del dente (la superficie) fino a circa 1 mm in profondità, misurando ogni decimo di mm. Diagrammando i risultati quello che salta fuori è il cosiddetto profilo di durezza.
Nell'immagine ci sono i due profili a confronto, vediamo un po cosa si può dire. Si vede bene come in superficie il valore della durezza sia molto maggiore di quello a cuore: il materiale è cementato. Questo è un classico degli ingranaggi e me lo aspettavo al 100%. Il valore di durezza a cuore è uguale nelle due ruote (circa 400HV). Questo ci dice che con ogni probabilità il materiale usato è lo stesso ed è uguale anche il trattamento subito in questa zona (tempra e rinvenimento). Ora comincia la parte più critica: a parte il primo valore la cementazione del TTR è più dura e più profonda. Questo NON E' il risultato che mi aspettavo: io pensavo che il trattamento del TTR fosse peggiore di quello dell'XT, ma così non sembra. Ma c'è un ma. Il primo valore di durezza è più basso nel TT che nell'XT. Questo non lo so spiegare. Potrebbe trattarsi di un errore di misura o potrebbe essere la chiave del dilemma. Il meccanismo di danneggiamento infatti avviene proprio in quella zona, nei primi 5 centesimi di materiale. Tutto questo ovviamente l'ho scoperto a casa una volta tracciati i diagrammi e quindi non ho potuto fare nessuna prova ulteriore. La prossima volta che vado a Milano rifaccio i profili, misurando con particolare cura nei pressi della superficie. Proverò anche fare delle prove di durezza classiche su quello che resta delle ruote. Se poi è confermata la misura di oggi chiederò aiuto a qualche professorone per cercare di capire com'è possibile che ci sia un profilo di durezza così strano, e magari ci scappa anche qualche analisi al SEM (microscopio elettronico). A presto!



mercoledì 1 agosto 2007

Svizzera

Sono appena tornato da un giretto in svizzera col TTR, che anche a 2500 metri di altitudine si è comportato benissimo. In 680 Km il motore non ha dato nessun problema, direi quindi che questa manutenzione straordinaria al cambio è andata ufficialmente a buon fine!
Ho sentito il professore con cui faccio la tesi, che mi ha dato libero accesso al laboratorio di analisi metallografica per i primi 10 giorni di settembre, quindi a presto i risultati dei test sulle ruote dentate di XT e TTR!

mercoledì 18 luglio 2007

Liberazione!

In questi ultimi giorni mi sono liberato di due seccature. La prima è il gesso, l'ho tolto questa mattina. Tutto a posto, la mobilità della mano è ancora piuttosto limitata, ma dovrei recuperare in una settimana. La seconda è l'ultimo maledetto esame che mi rimaneva, che ho tolto di mezzo venerdì scorso.
Ora devo rimettermi a lavorare per la tesi. Il prof che mi segue è via ad un convegno, quindi se ne riparla tra una settimana. Intanto mi sono arrivati gli ingranaggi di wish del forum da analizzare e confrontare coi miei. Spero di riuscire a farlo prima delle vacanze.
Sono anche a caccia di un pignone da 16 denti per farmi una vacanzina in moto ad Agosto, ma sembra un'impresa impossibile trovarlo di questa stagione. Avrei dovuto muovermi prima. L'idea per la vacanza è risalire tutto il Ticino fino alla sorgente, al passo della Novena in Svizzera. Non vedo l'ora!

lunedì 2 luglio 2007

Calma piatta

In questi giorni sono andato a fare una lastra e una visita per il polso: confermati i 25 giorni di gesso. Incomincio a sentire il bisogno di andare in moto, un po' perchè ne ho piene le scatole di stare a casa a studiare, e un po' perchè non potendo guidare la macchina mi sento proprio un invalido (riesco benissimo a guidare, ma l'assicurazione ha detto che non paga se faccio un incidente). Per fortuna il polso non ma fa male e lo sento riprendersi alla grande, e poi il gesso sintetico è proprio una figata: leggerissimo e traspirante.
L'attività di tesi è ferma perchè s'è guastata la macchina per fare le prove e sia io che l'Alberto stiamo studiando per l'ultimo esame e non abbiamo tempo per occuparcene. Niente prove, niente laboratorio: non ho ancora esaminato gli ingranaggi guasti. D'altra parte sto ancora aspettando quelli degli utenti del forum per poter fare il confronto.

sabato 23 giugno 2007

Radio

Ieri sono andato a Mede dall'Alberto per fare dei lavori per la tesi. Quale occasione migliore per collaudare per bene il Tittino? Mi sono fatto Pavia Mede lungo Po passando per stradine dei campi, 50 Km di off tranquillo, una vera goduria! Arrivato dall'Alberto abbiamo deciso di girare una mezz'oretta prima di pranzo tra i campi attorno alla sua cascina, dove c'è qualche saltino divertente. 10 minuti dopo ero in terra. Nascosto tra l'erba non ho visto un enorme buco e ci sono finito dentro in pieno con la ruota anteriore, capottandomi in avanti come una pera cotta. La moto non s'è fatta niente, anche se lì per lì avrei scommesso di trovare il cerchio davanti storto. Io mi sono pelato un po' in giro e mi sono fatto male al polso destro. Nel pomeriggio dopo i lavori sono tornato a casa in moto (per asfalto questa volta) col polso dolente. A casa l'ho bendato e, ricordando le brutte esperienze di qualcuno sul forum, ho cominciato a informarmi su internet sulla frattura dello scafoide. Ho letto che è molto frequente in seguito a cadute simili alla mia, e visto che il dolore scompare in qualche giorno, spesso la frattura non viene riconosciuta e curata a dovere, creando complicazioni future. Questo è bastato a mettermi addosso un po di strizza e a convincermi ad andare al pronto soccorso, cosa che ho fatto questa mattina. Il dottore appena l'ha visto e toccato ha detto proprio "scafoide", ma mezz'ora e quattro lastre dopo è saltato fuori che è una "FRATTURA ARTICOLARE COMPOSTA EPIFISI DISTALE RADIO DX". 25 giorni di gesso. Ovviamente non sono felice, ma poteva andarmi peggio (lo scafoide è da 6 a 12 settimane), e poi non mi sentivo un vero endurista senza almeno una frattura nel curriculum. Ora ci scherzo sopra, chissà se dopo un mese senza moto avrò ancora voglia di scherzare!

mercoledì 20 giugno 2007

Ma che bello il TTR!

Oggi ho sistemato quelle due cosette che ho lasciato dietro ieri e mi sono fatto un altro giretto. Che bello, proprio una soddisfazione! Non ho resistito alla tentazione di fare un paio di sgasate: la moto va che è un piacere, sembra meno bolsa di prima, complice anche la nuova trasmissione che ho messo. Anzi, forse ho esagerato un pochino (15/52) perchè a 100 Km/h il motore è quasi al limite, e la velocità di crociera si è portata più sui 70/80 che sugli 80/90. Vedrò di procurarmi un pignone da 16, ma prima voglio testarla in fuoristrada.
La prossima settimana probabilmente comincerò a fare qualche analisi sulle ruote che ho smontato. Mi sono messo d'accordo con Ciglio e Wish del forum che mi mandano altre ruote dentate per dei test comparativi.

Classifica delle viti più bastarde

  • 1 - volano
  • 2 - cilindro
  • 3 - dadi sotto della testa
  • 4 - ingranaggio trasmissione primaria
  • 5 - pignone
  • 6 - cestello frizione

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